Roghudi nel Parco dell’Aspromonte
Roghudi è una delle ultime città fantasma italiane che ha origini greche.
Immergendosi nel fascino degli itinerari aspromontani, tra boschi di alberi secolari, profonde gole e limpidi torrenti, si giunge a Roghudi. La carica suggestiva e le storie di questo luogo disabitato permeano tutto il paesaggio circostante.
A evocare miti e leggende anche due formazioni geologiche naturali simboli dell’Aspromonte Greco: la Rocca del Drago e le Caldaie del Latte.
Roghudi e la frazione Chorio di Roghudi, hanno dato i natali a grandiosi poeti, i cosiddetti “Poeti operai” tra cui Mastrangelo, ovvero Angelo Maesano “padre” dell’inno dei Greci di Calabria “Éla mu condà”, Francesca Tripodi e Salvatore Siviglia.
Raccontiamo la storia di questo luogo davvero ricco di fascino, in Estatissima, insieme a Silvano Vinceti, scrittore, storico, ricercatore e studioso d’arte.